Si è appena concluso il confronto con i funzionari della Direzione Generale per lo studente,per rappresentare le problematiche connesse all’attuazione della circolare Ministeriale n.8 dell’8 marzo 2013 in applicazione alla direttiva dello scorso 27 dicembre 2012.
La Cisl Scuola, pur apprezzando e condividendo la necessità di un percorso ampio di inclusione scolastica che tenga conto non soltanto di alunni con disabilità e di alunni affetti da disturbi specifici di apprendimento,individuati con la legge 170/2010, ma anche di quegli alunni che presentano difficoltà di apprendimento , causate da condizioni socio-culturali disagiate anche limitate nel tempo, ha evidenziato l’insorgere di difficoltà e impedimenti oggettivi all’applicazione di quanto contenuto nella C.M.n.8 di cui sopra, dovuti in particolare:
· alla mancata attuazione dell’art 50 della L.35/2012 concernente un organico funzionale effettivamente assegnato alla scuola o alle reti di scuole,
· all’assenza di ogni altra risorsa economica destinata alla formazione specifica dei docenti e di tutto il personale scolastico;
· alla difficoltà di individuare criteri di riconoscimento di bisogni educativi speciali in assenza di certificazione clinica o diagnosi;
· alla mancanza di intese con gli EE.LL in supporto al diverso contesto;
· alla “ invasione” della predetta circolare sia sul versante dell’Autonomia delle istituzioni scolastiche sia su quello contrattuale con chiari riferimenti al FIS.
Pertanto,unitamente alle altre OO.SS. ha chiesto la sospensione della C.M n 8 alfine di definire modalità di accompagnamento, valorizzando quanto già fatto dalle Scuole e approntando un percorso condiviso.
L’Amministrazione ha accolto tale richiesta e si è impegnata a predisporre,entro domattina una nota di chiarimento che in serata dovrebbe essere posta in prima lettura, all’attenzione delle OO.SS.
Auspichiamo che tale intervento sia effettivamente attuato e vi terremo informati,ben conoscendo “la fibrillazione” nelle Scuole, in questi giorni,in quanto i Collegi dei docenti sono chiamati a deliberare sul Piano Annuale per l’Inclusività.