Set 152013
 

I primi segnali sono arrivati, con la dovuta risonanza, dagli istituti che hanno iniziato le lezioni in anticipo. Centinaia di  famiglie e migliaia di alunni il primo giorno di scuola dovranno prendere atto che l’Offerta Formativa proposta dagli istituti non può essere realizzata per carenza di organici.

  • Classi negate per istituire pluriclassi;
  • Trasferimento coatto di alunni  in altro istituto per “riempire” classi poco numerose;
  • Classi “pollaio” con oltre 30 alunni;
  • Indirizzi di studio non autorizzati per oltre 1 classe pur in presenza di iscrizioni (vedasi licei musicali e scuole medie indirizzo musicale);
  • Classi a tempo prolungato non autorizzate;
  • Classi a tempo pieno non autorizzate;
  • Scuole soppresse nei piccoli paesi e pendolarismo fin dalla scuola dell’infanzia;
  • Situazione di incertezza determinata dalle operazioni di dimensionamento.

Questi solo alcuni  punti deboli della scuola sarda che esploderanno domani con grande deflagrazione mediatica e non solo!

Troppi alunni sardi avranno negato il diritto di attuare  una scelta libera nell’esercizio di un  diritto  costituzionale:        quello all’ISTRUZIONE.

La CISL Scuola sarda è mobilitata per far sì che  OGNI SCOLARO ed OGNI STUDENTE possa FRUIRE di questo DIRITTO senza limiti imposti coattivamente; per  questo sollecita  tutte le autorità che hanno la responsabilità istituzionale dell’istruzione in Sardegna affinché i problemi siano affrontati seriamente e in modo sinergico per giungere a soluzioni che non penalizzino la cittadinanza e inducano ulteriore dispersione scolastica.

Non consentiremo  che dopo qualche giorno  tutto sia accantonato e posto nel dimenticatoio: tutti i nostri alunni devono avere la scuola cui hanno diritto.

CI ADOPEREREMO IN TUTTI I TERRITORI DELL’ISOLA PER IL CONSEGUIMENTO DI QUESTO OBIETTIVO.

Lotteremo insieme a famiglie, alunni e  lavoratori della scuola fino a quando non saranno assegnate le risorse per risolvere le situazioni problematiche, di cui stiamo facendo la mappatura in tutta l’isola,  per smentire la  convinzione che questi siano vecchi problemi col “gusto dell’irrisolvibile”.

Cagliari 15 settembre 2013

COMUNICATO