Lug 222013
 

La CISL Scuola, raccoglie con attenzione e impegno  il grido d’allarme lanciato in anteprima dal Presidente della Provincia di Sassari Alessandra Giudici:  Se la Regione Sarda non assegnerà le risorse necessarie per colmare i debiti contratti negli anni passati e consentire la programmazione del servizio di assistenza e di trasporto agli alunni disabili frequentanti le scuole superiori della provincia di Sassari, per il prossimo anno scolastico non sarà possibile neanche dare avvio ai servizi richiesti dalle scuole superiori e dalle famiglie.

La situazione descritta nella conferenza stampa odierna è molto preoccupante: esigenza crescente di servizi e diminuzione di risorse.

Dai dati esibiti e dalle successive verifiche effettuate nei diversi territori, risulta una situazione realmente a rischio in tutta la Sardegna. Tutte le Province sarde hanno subito un forte taglio di risorse sia dalla Regione che dallo Stato, hanno perciò seria difficoltà, se non impossibilità,  nel  garantire lo stesso livello di servizi, come finora erogato.

Il triste scenario ipotizzato per settembre, qualora non fossero erogati  contributi significativi, è stato condiviso con Dirigente dell’Ufficio Scolastico Territoriale Dott. Repetto, con un gruppo di dirigenti scolastici e alcuni genitori. Per le Organizzazioni Sindacali era presente la CISL Scuola con rappresentanti territoriali  e regionali.

La Segretaria Regionale Maria Giovanna Oggiano, fatto proprio l’impegno a collaborare con i rappresentanti di tutte le istituzioni, ha sollecitato l’Assessore provinciale a farsi promotore di  un incontro immediato  che veda partecipi i rappresentanti istituzionali di tutte le province sarde e le OO.SS. per valutare la situazione su tutto il territorio dell’Isola, definire possibili strade percorribili e coordinare  azioni mirate alla soluzione del problema.

La CISL adotterà ogni iniziativa utile perché a tutti  gli alunni sia garantito il diritto all’istruzione. Per gli alunni disabili i servizi di ASSISTENZA e il  TRASPORTO, in capo alle Province e ai Comuni,  rappresentano un supporto indispensabile affinché  il diritto allo studio  possa essere effettivamente esercitato.

La CISL è  a fianco delle famiglie  e dei lavoratori perché non debbano essere i più deboli a pagare.

Occorre un grande segno di civiltà: risolvere immediatamente il problema per evitare di mettere ulteriormente in sofferenza chi già vive una condizione di oggettiva difficoltà.